Oggi, 11 Luglio 2013, per il mondo Cosmetico è un giorno importante in quanto il Regolamento (CE) n. 1223/2009 sui prodotti
cosmetici sostituisce integralmente la “Direttiva cosmetici” del
1976 (76/768/CEE), riordinando l’intero settore della cosmesi e introducendo importanti cambiamenti per la tutela dei consumatori, sia sul piano
della salute e dell’informazione che in tema di sicurezza dei prodotti e di
divieto di sperimentazione sugli animali.
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- il nome o la ragione sociale e l'indirizzo della
persona responsabile del prodotto;
- il paese di origine dei prodotti importati;
- il contenuto nominale al momento del
confezionamento, espresso in peso o in volume;
- la data limite di utilizzo del prodotto cosmetico,
stoccato in condizioni adeguate;
- le precauzioni per l'impiego, anche per i cosmetici
di uso professionale;
- il numero del lotto di fabbricazione o il
riferimento che permetta di identificare il prodotto;
- l'elenco degli ingredienti, ovvero qualsiasi
sostanza o miscela usata intenzionalmente nel prodotto durante il processo di
fabbricazione.
A
garanzia di tale conformità, per ogni prodotto immesso sul mercato dovrà
essere designata una persona responsabile all'interno della Comunità
europea, che garantirà il rispetto degli obblighi di
protezione della salute, di sicurezza e di informazione dei consumatori, e
manterrà a disposizione delle autorità pubbliche, una documentazione
informativa sui prodotti
Per
garantire la tracciabilitàdel prodotto, la persona responsabile deve
poter identificare i distributori ai quali fornisce il prodotto cosmetico, per
un periodo di 3 anni dalla data in cui il lotto del prodotto cosmetico è stato
messo a disposizione del distributore; altrettanto vale anche per tutti gli
altri operatori della catena di fornitura.
Gli allegati al Regolamento riportano un elenco
di sostanze il cui impiego è vietato o limitato nei prodotti cosmetici.
Sono inoltre vietati alcuni coloranti, conservanti e filtri UV e, già dal 1
dicembre 2010, l'impiego di sostanze classificate come cancerogene, mutagene o
tossiche per la riproduzione (CMR).
E’ poi previsto un elevato livello di protezione della
salute umana in caso di impiego di “nanomateriali”(cioè materia a
dimensioni estremamente ridotte, che sviluppa per questo nuove proprietà, quali
maggiore resistenza nel tempo, buona protezione contro la degradazione e
maggiori proprietà adesive), fino ad oggi non indicati in etichetta.
Il Regolamento, infine, vieta la sperimentazione
sugli animaliall’interno dell’Unione europea – già in vigore dall’11
marzo scorso –,che va sostituita con metodi alternativi, sia per i prodotti
finiti che per gli ingredienti o le combinazioni di ingredienti. E’ inoltre
vietata l’immissione sul mercato europeo, cioè la commercializzazione, di
prodotti la cui formulazione finale sia stata oggetto di sperimentazione
animale e di prodotti contenenti ingredienti o combinazioni di ingredienti che
siano stati oggetto di una sperimentazione animale
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